Il testo di questo post è ricavato da una relazione originale d'epoca scritta da un esploratore alla prima esperienza, e viene riportato integralmente così com'è stato trovato.
Il campo invernale quest'anno è stato effettuato in località Mallamaci (RC).
Quando siamo arrivati a Reggio Calabria siamo andati in una sede momentanea dove abbiamo pranzato a sacco, dopo di che gli scout di Reggio Calabria hanno fatto una recita e la pattuglia Orsi ha rappresentato una barzelletta.
Dopo aver recitato abbiamo cantato tutti insieme, successivamente abbiamo raggiunto la località prevista ma quando siamo partiti ha cominciato a piovere.
Quando siamo arrivati abbiamo sistemato la zona letto e siamo andati a mangiare.
Finita la cena abbiamo partecipato al fuoco di bivacco, abbiamo rappresentato le scenette e abbiamo cantato.
Al termine del fuoco è stato chiamato il silenzio.
L'indomani mattina ci siamo svegliati alle 8.00 ed abbiamo cominciato a vestirci e a prepararci per la colazione.
Alle 8.15 la maggior parte di noi era con le gavette in mano pronta per scendere; per la colazione davano il latte con il cacao e qualche pezzo di pane con la marmellata, oppure biscotti.
Dopo la colazione abbiamo lavato le gavette e subito dopo sono cominciate le attività.
Abbiamo fatto tanti giochi molto divertenti, quello che mi è piaciuto molto è: "Come se non Avessi una Gamba".
Il gioco consisteva nel legare la propria gamba destra con il compagno e la sua sinistra con al mia destra.
Successivamente abbiamo fato un altro gioco che si chiama "Campo Minato", Orazio con un cordoncino, ha tracciato venti mattonelle di larghezza e venti di lunghezza, lo stesso abbiamo fatto noi e l'altra squadra su un foglio e il gioco ebbe inizio.
Bisognava passare di mattonella in mattonella fino a conquistare il territorio avversario e viceversa.
Alle 9.30 è stato fatto l'alzabandiera e alle 12.45 il pranzo.
Dopo il pranzo abbiamo lavato le gavette e subito dopo abbiamo preparato gli zaini per partire.
Successivamente siamo stati accompagnati alla fermata dell'autobus che ci avrebbe riportati a Reggio Calabria e dopo a Messina dove arrivammo molto tardi ma sempre contenti per questa nostra esperienza di un campo invernale.
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